martedì 16 marzo 2010

IL CONTENITORE VUOTO

Durante l’amministrazione Carrara tra il 1997 ed il 2002, inventarono la Terrasini Servizi S.p.A., società a capitale misto con il 51% proprietà del comune ed il 49% “regalato” ai privati. Questa bella invenzione permise l’ingresso a privati nella new economy, ossia l’oro che puzza. Fino al 1999 Terrasini spendeva circa 500 milioni delle vecchie lire per la raccolta dei rifiuti solidi urbani; già negli immediati anni successivi il costo era lievitato a circa un milione di euro l’anno (2 miliardi delle vecchie lire), per finire l’anno scorso (anno dell’ingresso negli A.T.O.) alla cifra iperbolica di quasi due milioni di euro (4 miliardi vecchie lire).

Già nella campagna elettorale del 2007, il nostro sindaco aveva annunciato lo smantellamento di questa società per i costi troppo alti. Consiglio, evidentemente confuso, non solo non liquidò la Terrasini Servizi S.p.A. ma tradì le sue promesse elettorali permettendo l’entrata del comune nei tanto nefandi A.T.O.

Il risultato di questa “magnifica” operazione è davanti agli occhi di tutti: servizio di raccolta rifiuti nettamente peggiorato, costi ulteriormente lievitati e, per finire, lasciando la società mista ancora in vita. Per chi e per cosa?

Oggi questa società si occupa soltanto di manutenzione segnaletica stradale, ha un presidente e due consiglieri di amministrazione (remunerati) nominati dal sindaco, ed un paio di operai. Ci chiediamo: questo inutile contenitore vuoto non è ora di liquidarlo? Gli operai dovrebbero essere integrati come dipendenti comunali; il presidente ed i consiglieri d’amministrazione, in quanto spesa superflua di posti di sotto governo per trombati, “liquidati” insieme alla stessa società.

Questo è solo un piccolo esempio di spreco di denaro pubblico, basterebbe poco per risparmiare soldini nostri e migliorare i servizi. Nel frattempo ci si chiede: il nostro “rigoroso” consiglio comunale cosa controlla?

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