domenica 25 aprile 2010

IL 1° MAGGIO GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A PORTELLA DELLE GINESTRE NELLA RICORRENZA DELLA STRAGE

La manifestazione, quest'anno, è sostenuta dall'A.N.P.I. nazionale (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia). E' stato diffuso un documento firmato da centinaia di personalità della cultura e della politica nazionale e regionale. Si tratta di un appuntamento che assume, soprattutto quest'anno, un particolare significato storico e ideale, per cui siamo tutti invitati a partecipare. Vi proponiamo il testo del documento.


APPELLO
Il dovere della memoria, il futuro dei diritti: l’antifascismo e la lotta alla mafia per la prima volta insieme il 1° Maggio a Portella della Ginestra

"Portella della Ginestra ha ancor oggi il volto e il sangue di una generazione disperata, privata di diritti, lavoro e democrazia.
Ha il profilo inquietante di un emblematico buco nero della giustizia, della responsabilità collettiva, istituzionale. Politica. La prima strage nell’era repubblicana.

Tra i monti di Portella si intrecciano storie diverse: da un lato ambienti deviati dello Stato che si coniugano agli interessi degli agrari, della mafia e del banditismo in un unico progetto reazionario e criminale. Dall’altro i lavoratori della terra, in festa per il 1° maggio, con il cuore pieno di ansia di progresso e la voglia di cambiare il loro mondo. Il fuoco assassino spegne la vita di 12 di loro e tenta di cancellarne le speranze.
Portella della Ginestra ha passato, e reclama futuro.

Il 1° maggio 2010, 63 anni dopo, per la prima volta nella tradizione delle iniziative commemorative, la lotta alla mafia s’incontrerà con l’antifascismo e la Resistenza: nel corteo e sul palco degli interventi accanto alla CGIL, ci sarà l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Il segno, il simbolo di un impegno comune: la memoria diffusa del sacrificio più alto, la libertà, il lavoro, la dignità. E il loro domani.
Per un’Italia migliore. Delle radici: Resistenza, Costituzione, Democrazia.

sabato 24 aprile 2010

25 APRILE

Domani è il 25 Aprile. Ecco cosa disse Pietro Calamandrei, uno dei Padri della Carta costituzionale, in uno dei suoi memorabili discorsi rivolti ai giovani: "Andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione".